I miei Dobermann
……a
lei che dormiva abbracciata a me ogni notte devo emozioni intense e una nuova
coscienza nel capire i cani a livello più profondo.
L’ho
presa all’età di sette mesi dopo un infanzia non proprio eccelsa, e siamo
diventate con un duro lavoro di recupero fatto di amore e fiducia una delle
coppie più affiatate nei nostri campi addestramento. Per lei ho pianto lacrime
di gioia quando non ha più mollato la manica neanche sotto minaccia…..e
quando a un anno e mezzo improvvisamente se ne è andata in cielo sotto i miei
occhi ho sentito un dolore immenso che non sono più riuscita a coprire. Ci sono
stati altri cani importanti nella mia vita ma come lei nel mio cuore nessuno mai
sarà così totale.
A distanza di dieci anni nel mio diario scrivo ancora a Velda, con un amore senza fine…..
addestratore Alessandro Biondi
Una
splendida trottola vivente, che girava a cerchio tutto il giorno in giardino
formando un solco rotondo in cui non è più ricresciuta l’erba.
E’
entrata in casa nostra perché tutti dicevano che non riusciva mai a portare
avanti una cucciolata. Sembrava un impresa assurda ma l’ho voluta con me ed è
arrivata da Roma in una fredda serata invernale. La sua compagnia mi ha fatto
scoprire la dolcezza che si portava dentro accupita dalla tristezza del box
d’allevamento in cui era vissuta, è stata una compagna fedele, attenta e
coraggiosa, che non mi toglieva mai gli occhi di dosso e a cui bastava tenere la
testa appoggiata sulla mia gamba ogni volta che mi trovava a sedere.
Ha
partorito le sue due cucciolate senza problemi accudendo e allattando i
cuccioli, con me che la notte dormivo con loro nella cuccia di legno per
assicurarmi che non lasciasse i piccoli al freddo, ricordo ancora le sue
espressioni quando affianco a me sdraiata guardava
i suoi cuccioli dando prima una leccata a loro e poi una alla mia faccia….
Una
femmina di impronta, bella e dannata.
L’ho
cresciuta io, in una nuova casa con la mia famiglia, in un momento in cui mi
sentivo sola ed ero impegnata a riordinare le mie idee per il futuro.
Ho
dovuto allontanarla perché mordeva i bambini dei vicini e mio padre ne aveva
paura ma ogni tanto in casa qualcuno salta fuori con quella solita frase che le
dicevamo sempre con amore: “Urty! Che fai Urty? Che ffaaai?”.
addestratore Gianni Bulgarella
Un esemplare molto bello che poi nelle mani di Massimo ha preso tutti i titoli che meritava, quando me lo ha portato a sei mesi mi riempiva gli occhi con quella testa già piena e forte da maschio e ancora dolce da cucciolo, quelle zampe massicce…..era quasi alto come Velda che già era al limite dello standard e quando andavo a giro con loro due per le vie del paese mi riempivano d’orgoglio perché destavano gli sguardi di tutti.
addestratore Alessandro
Biondi
Bella,
femminile, di lei ricordo la vivacità e l’attenzione per ogni cosa del mondo,
con un bellissimo carattere solido ed equilibrato. Dove c’era qualcosa di
interessante c’era sempre Nadin a fare da protagonista….
Le
sorelle gemelle anche se una nera e una marrone.
Sono
arrivate già grandi per stare solo pochi mesi. Erano inseparabili, dove si
spostava una si spostava l’altra, Mijanou capobranco, seria e spartana, Marços
più allegra dolce e gioviale.
La sera quando rientravamo dopo il lavoro e il campo addestramento si sistemavano sulle due poltrone di casa guardandomi preparare la cena senza muoversi più fino al mattino.
Il mio primo dobermann, condiviso con il mio compagno di allora e morto a tre mesi di gastroenterite. A lui è intitolata l’azienda che aprimmo insieme, adesso chiusa, ed è per merito suo che poi sono entrata in questo meraviglioso mondo dei cani da difesa.
Arrivato per coprire il vuoto di Zirco. Con lui abbiamo provato per la prima volta le emozioni dell’addestramento, del lavoro e dell’obbedienza.
addestratore Alessandro Biondi
Figlio
unico della mia dolcissima Prince, non potevamo non tenerlo….
L’ho
battezzato come volevo io a dispetto di Massimo che voleva chiamarlo Lino perché
gli ricordava un suo vecchio cane, era il mio pulcino, con gli stessi occhi
dolci di sua madre e una bella testa impressiva. E’ stato il mio ultimo
maschio che ho lasciato a Massimo quando ho girato una delle tante pagine della
mia vita.
addestratore Gianni Bulgarella
A
lei avrei voluto dedicare una sezione a sé ma non lo posso considerare un mio
cane, è un regalo d’amore che ho fatto a David dopo un attesa di 6 anni…..
Forte,
coraggiosa, tenera e furba, tutti i pregi del mondo li ha lei.
Dopo
tanto tempo tornare a vedere un jumbo che corre per casa è stata un’emozione
forte….io lo aspettavo da 7 anni ma per David che lo aspettava da 30 è stato
un vortice d’amore infinito. Ho lasciato che si attaccasse a lui più che a me
perché volevo che provasse cosa significa avere un dobermann nel cuore e
nell’anima, sono diventati una coppia fantastica nel lavoro arrivando allo Ztp
senza fatica.
Lei che quando si lancia in attacco quasi butta in terra il figurante per me sarà sempre “Pina pinina”, come non troppo tempo fa quando tutti e tre insieme eravamo una famiglia…..
addestratore Alfonzo Greco
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